La fede ha una certa importanza, per me, in quanto sono cresciuta in una società caratterizzata da valori cristiani. Si tratta di valori che condivido, come la giustizia, la carità e la speranza. Questo è molto importante anche per la mia attività politica. La chiesa, in quanto istituzione in cui viene vissuta la fede, non ha per me una grande importanza. Ho fatto la confermazione, mi piace visitare delle chiese, partecipo di tanto in tanto a eventi a carattere religioso, ma vado raramente in chiesa.

A volte parlo con qualcosa o qualcuno che non sono io e non è un'altra persona, ma da cui mi aspetto qualcosa. Da bambina, questo faceva ancora parte della mia vita. I miei nonni pregavano regolarmente, prima dei pasti, e prima di andare a dormire. Io oggi non prego più.

Per quanto riguarda Dio, direi che è un concetto che non mi appartiene. Mi pongo delle domande, questo sì. Chi sono? Dove sto andando? Quello che sto facendo ha senso? In altre parole, le grandi domande a cui nessuno dei miei interlocutori sa dare una risposta, alle quali nemmeno io so rispondere, e a cui probabilmente nessuno può rispondere.

Credo che si debba credere in qualcosa. Bisogna credere in sé stessi e bisogna credere che ciò che si sta facendo nella propria vita sia giusto. Per me ciò vale in particolare per l’attività politica: devo credere che i valori e gli obiettivi che perseguo porteranno al bene. Si tratta di avere fiducia, di avere fede nel fatto che quello che sto facendo è la cosa giusta.