La fede per me è una voce che sento sia nei momenti difficili che in quelli più belli. La fede non mi fa vedere cose fuori dal mondo, ma mi trasmette un senso di fiducia. È un sentimento che mi aiuta nei momenti di bisogno, nella vita privata, nel lavoro, ma anche nello sport o durante la caccia. Se ripenso a certe situazioni, e ci rifletto, devo riconoscere che qualcosa c’è.

Ricordo, ad esempio, una situazione capitata durante la caccia, in Val Roseg. Quando vedi l’animale, sei concentrato solo sul tuo obiettivo e non pensi ad altro. Ma in montagna occorre fare attenzione, non basta pensare solo alla preda. Mi ricordo che nella foga sono arrivato in un punto in cui non potevo più andare avanti, e nemmeno tornare indietro. Ho avuto paura, me la sono cavata a fatica. Più tardi ci ho ripensato. Credo che qualcosa o qualcuno mi abbia aiutato.

È stata la mia famiglia a insegnarmi la fede, il rispetto per le persone e la capacità di accettare anche cose che magari non andavano molto bene. Con il passare degli anni ho acquisito la fiducia che mi aiuta ad andare avanti. Allo stesso tempo è maturato in me anche il rispetto per gli altri, così come l’esigenza che gli altri rispettino me.

Il mondo è cambiato, sotto molti aspetti: sono cambiati i comportamenti nella vita privata e nella vita quotidiana. Questo non significa che io non creda, però non mi sento di praticare la fede come si praticava una volta. A volte però vado al camposanto a visitare i miei cari: zii, mamma, papà e tanta altra gente. Allora mi capita di soffermarmi davanti alla tomba per riflettere. E questo mi aiuta.